DOMENICA 4 GIUGNO

ÌRIDE: TRIFOGLIO marta bellu, donato epiro, andrea sanson

Comune di Borgo San Giacomo — frazione di Acqualunga (BS)

GROUND MUSIC FESTIVAL meets
FESTIVAL CARTA DELLA TERRA

Partecipazione gratuita previa registrazione

In caso di pioggia l’evento si terrà al Palazzo della Volta ad Acqualunga

 

ITA

Ìride è una performance che riflette specificatamente la natura del luogo che abita e da cui viene guardata (luoghi naturali, musei e altri spazi non convenzionali). Il progetto consiste in una fase di ricerca che indaga, attraverso il concetto di sguardo e di ascolto, la relazione tra arte e paesaggio, in particolare nei luoghi legati all’acqua e in altri spazi non convenzionali, in cui far confluire forme-segni e trame spazio-temporali ispirate dagli ambienti naturalistici.

La fase di residenza è finalizzata alla creazione di un intervento artistico che sarà in stretto dialogo con gli elementi del territorio e del paesaggio specifico in cui andremo a lavorare intersecandosi con gli elementi della nostra linea di ricerca.

Il progetto ìride del collettivo Trifoglio trova ispirazione nell’ambiente come sistema originario e  complesso che abitiamo in un rapporto di co-creazione ed evoluzione continua. Riflettendo su concetti di ecologia, biodiversità e paesaggio, la ricerca artistica pone in dialogo danza, suono e luce con i luoghi e gli ecosistemi all’interno dei quali la performance viene realizzata, per generare nuove possibilità di linguaggio.

Ìride è un’indagine sulla liquidità del linguaggio all’interno dello spazio bucato del riflesso, generato dall’incontro dell’acqua con la forma. Il riflesso può essere solo visto, non esiste in altro luogo, è pura luce, abita nella superficie liquida tra materiale e immateriale, è generato dallo sguardo ma è anche ciò che è guardato. È quindi moltiplicatore di mondi e piani del reale, fatti di apparenze solide e immagini dissolte. 

La ricerca musicale è finalizzata alla creazione di un ambiente sonoro che rispecchi le caratteristiche e le dinamiche di un ecosistema vivo e pulsante mediante un dialogo tra partiture elettroniche programmate ed elementi sonori dal comportamento imprevedibile in una compenetrazione continua fra ordine e casualità. La ricerca coreografica rintraccia la coesistenza dinamica di elementi corporei, sonori e luminosi, all’interno di una struttura spazio-temporale fluida. L’azione del corpo, è concreta e transitoria, è invisibile e allo stesso tempo è un’immagine che appare, crea e si fa paesaggio. Le stesse fonti di luce sono pensate come un paesaggio vivente, attraverso una ricerca di materiali capaci di dar vita a nuovi rapporti spaziali. Le caratteristiche meccaniche delle fonti luminose diventeranno parte di un sistema non solamente visivo ma anche sonoro/coreografico.

Il mondo della natura non è qualcosa che si trova “là fuori”, che possiamo ritagliare con lo sguardo. Vivendo in esso, il paesaggio diventa parte di noi, così come noi siamo parte di esso. La danza è la creazione stessa del paesaggio in rapporto di riflessione reciproca con li  luogo che abita e i suoi abitanti. Qui, lo stesso corpo vuole diventare liquido, utilizzando l’occhio come organo compositivo e lo sguardo del pubblico e del paesaggio stesso che si riflette sulla danza.

ENG

Ìride is a performance that specifically reflects the nature of the place it inhabits and from which it is viewed (natural places, museums, and other unconventional spaces). The project consists of a research phase that investigates, through the concept of looking and listening, the relationship between art and landscape, particularly in water-related places and other unconventional spaces, in which to bring together forms-signs and spatio-temporal textures inspired by naturalistic environments. The residency phase is aimed at creating an artistic intervention that will be in close dialogue with the elements of the specific territory and landscape in which we are going to work intersecting with the elements of our line of research. The project ìride by the Trifoglio collective finds inspiration in the environment as an original and complex system that we inhabit in a relationship of co-creation and continuous evolution.  Reflecting on concepts of ecology, biodiversity, and landscape, the artistic research places dance, sound, and light in dialogue with the places and ecosystems within which the performance is realized to generate new possibilities for language. Ìride is an investigation of the liquidity of language within the punctured space of reflection, generated by the encounter of water with form. The reflection can only be seen, it does not exist anywhere else, it is pure light, it dwells in the liquid surface between material and immaterial, it is generated by the gaze but it is also what is looked at. It is thus a multiplier of worlds and planes of the real, made of solid appearances and dissolved images.

Musical research is aimed at creating a sound environment that reflects the characteristics and dynamics of a living, pulsating ecosystem through a dialogue between programmed electronic scores and sound elements with unpredictable behavior in a continuous interpenetration between order and randomness. The choreographic research traces the dynamic coexistence of body, sound and light elements within a fluid space-time structure. The action of the body, it is concrete and transient, it is invisible and at the same time it is an image that appears, creates and becomes landscape. The light sources themselves are thought of as a living landscape, through a search for materials capable of giving rise to new spatial relationships. The mechanical characteristics of the light sources will become part of a system that is not only visual but also sound/choreographic.

The world of nature is not something that is “out there,” which we can carve out with our gaze. Living in it, the landscape becomes part of us, just as we are part of it. Dance is the very creation of the landscape in a mutually reflective relationship with the place it inhabits and its inhabitants. Here, the body itself wants to become liquid, using the eye as a compositional organ and the gaze of the audience and the landscape itself reflected in the dance.

ITA – Il collettivo Trifoglio è composto da: Donato Epiro (biologo, compositore e musicista polistrumentista) la cui ricerca è incentrata sul rapporto fra suono ed ambiente naturale che intreccia tematiche ecologiche, antropologiche e fantastiche; Marta Bellu (danzatrice, coreografa e psicologa) si occupa di ricerca coreografica in dialogo col linguaggio e la composizione musicale e in particolare la relazione tra corpo, suono e luce, come oggetti contemplativi, visivi e spaziali; e Andrea Sanson (light designer e scenografo), la sua ricerca indaga un sistema non solamente visivo ma anche sonoro/ coreografico, un linguaggio legato alle componenti meccaniche e alla fluidità della tecnologia led che porta alla creazione di tessuti viventi, costellazioni di fonti luminose in movimento in costante rapporto di azione/ reazione con il suono.
 
 ENG – Collettivo Trifoglio is composed by Donato Epiro (biologist, composer and multi-instrumentalist musician) whose research focuses on the relationship between sound and the natural environment that intertwines ecological, anthropological and fantastic themes; Marta Bellu (dancer, choreographer and psychologist) deals with choreographic research in dialogue with language and musical composition and in particular the relationship between body, sound and light as contemplative, visual and spatial objects; and Andrea Sanson (light designer and scenographer), his research investigates a system that is not only visual but also sound/choreographic, a language related to the mechanical components and fluidity of LED technology that leads to the creation of living fabrics, constellations of moving light sources in a constant action/reaction relationship with sound.

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