Venerdì 8.09.2023  21.30
Parco dell’Acqua / AmbienteParco

Largo Torrelunga 7

NEUNAU: ZONA DI ABLAZIONE

live set elettronico e performance
durata 30’

di e con

NEUNAU ed Elisabetta Consonni

In collaborazione con AmbienteParco, ECHI TONALI e Umanesimo Artificiale
Un progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo / Imaginary Landscapes / progetto speciale B(b)ao23 – Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023

“Un Suono in Estinzione” è un progetto di ricerca sperimentale volto a monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini attraverso un’esplorazione sonora degli ambienti naturali a rischio declinata in attività divulgative, artistiche e scientifiche; l’iniziativa è stata ideata nel 2020 dal sound artist NEUNAU in collaborazione con università, enti e partner.

Mediante l’utilizzo di 4 registratori bioacustici posizionati scientificamente nel ventre di crepacci e fessure del ghiacciaio dell’Adamello, il progetto un suono in estinzione ha raccolto più di 9.180 ore di suoni durante le varie spedizioni sul ghiacciaio nelle estati del 2021 e 2022. Questo consente di strutturare una performance live che sintetizza 150 giorni di attività fusoria del ghiacciaio attraverso i suoi “lamenti”, ponendo la percezione uditiva al centro della comprensione emotiva dei fenomeni scaturiti dai cambiamenti climatici in atto sugli ecosistemi fragili. Il 92% dei ghiacciai alpini, infatti, rischia di scomparire entro la fine di questo secolo.  “Zona di Ablazione +” affidata la composizione sonora al ghiacciaio stesso che orchestra la propria dipartita utilizzando il suo alfabeto espressivo. Per l’occasione ci sarà la partecipazione della performer e coreografa Elisabetta Consonni che interagirà con il suono attraverso un sensore radar posto all’interno dell’installazione GHIACCIAIO COME CASA del progetto “un suono in estinzione” già presente negli spazi di AmbienteParco.

INFO EXTRA: In caso di pioggia l’evento si sposterà negli spazi al coperto di AmbienteParco.

NEUNAU

Il progetto artistico neunau nasce nel 2015 in Valle Camonica. Il nome è inciso su una roccia in località Loa, luogo di culto dell’età del ferro. Il progetto si ispira all’approccio archeologico applicato alla ricerca del suono. Le indagini si sviluppano partendo dai dettagli che una sorgente sonora esprime, catturando ed esplorando i suoni, andandone a scoprire la potenziale musicalità realizzando, tracce audio, docufilm, performance site specific e installazioni, dove il soggetto principale è il suono utilizzato come mezzo per raccontare la storia. Nel 2020 crea il progetto di ricerca “UN SUONO IN ESTINZIONE” che mira a monitorare le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini attraverso un’esplorazione artistica e scientifica, in collaborazione con Università, enti e partner.

 

ELISABETTA CONSONNI

Coreografa tutto, essere umani e disumani, oggetti mobili e immobili, mappe, interstizi e gruppi vacanze spaziali. Tesse reti di relazioni, sottili e forti, come il vetro di zucchero. Laureata in Comunicazione con una tesi finale sulla costruzione sociale del corpo nella danza e diplomata al The Place-London, ha poi approfondito la sua ricerca nella performing art vivendo in Olanda (2004-2009) e in Polonia (2013-2015). I suoi lavori mirano a estendere la pratica della coreografia cercando dispositivi performativi per incorporare dinamiche e temi del sociale. Il suo attivismo in ambito sociale e civico, prende la forma artistica di un processo di ricerca (documentato in ergonomicaproject.wordpress.com) che dal 2013 indaga l’uso e il significato sociale dello spazio pubblico e la declinazione delle competenze coreografiche nelle pratiche comunitarie.

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