8, 9 e 10.09.2023  17.00
Parco La Rosa Blu

Via Milano

ELISABETTA CONSONNI: TI VOGLIO UN BENE PUBBLICO

performance partecipativa
durata 90’
Ideazione Elisabetta Consonni
Creazione Elisabetta Consonni e Sara Catellani
Ricerca e Produzione Elisabetta Consonni ed Emma Mainetti  
Con la collaborazione di Casa del Quartiere- via Milano 59, Istituto Razzetti, Dormitorio San Vincenzo
 
a pagamento 
max partecipanti 24
Ticket: Intero 10€ / Ridotto* 5€

* under 25, over 65 e residenti del quartiere

Un progetto sostenuto dalla Fondazione Cariplo / Atti Urbani / progetto speciale B(b)ao23 – Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023

Ti voglio un bene pubblico è un gioco urbano che riflette su infrastrutture di divisione quali cancelli, muri, recinti che operano una partizione all’interno dello spazio urbano. Tutto ciò che ci circonda è fatto di muri e recinzioni; comprenderne il significato apre un approccio critico verso l’organizzazione normativa dello spazio. Ti voglio un bene pubblico gioca con le relazioni che lo spazio urbano permette, si domanda quanto sia pubblico lo spazio pubblico e quanto sia troppo scontata la proprietà privata e gli usi-abusi che ne conseguono.

N.B. I partecipanti partendo dal Parco La Rosa Blu, in via Milano, attraverseranno il quartiere attraverso le procedure di un gioco di esplorazione urbana e di ri-scoperta della città. Si consiglia abbigliamento e scarpe comode

Coreografa tutto, essere umani e disumani, oggetti mobili e immobili, mappe, interstizi e gruppi vacanze spaziali. Tesse reti di relazioni, sottili e forti, come il vetro di zucchero. Laureata in Comunicazione con una tesi finale sulla costruzione sociale del corpo nella danza e diplomata al The Place-London, ha poi approfondito la sua ricerca nella performing art vivendo in Olanda (2004-2009) e in Polonia (2013-2015). I suoi lavori mirano a estendere la pratica della coreografia cercando dispositivi performativi per incorporare dinamiche e temi del sociale. Il suo attivismo in ambito sociale e civico, prende la forma artistica di un processo di ricerca (documentato in ergonomicaproject.wordpress.com) che dal 2013 indaga l’uso e il significato sociale dello spazio pubblico e la declinazione delle competenze coreografiche nelle pratiche comunitarie.

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